La Normandia, la parte più a Nord della Francia, famosa per il D-Day, il giorno dello sbarco degli alleati che segnò l’inizio della fine della Seconda Guerra Mondiale, il 6 giugno 1944.
Una terra ricca di natura e di storia, dai paesaggi estremamente rilassanti, fino ai musei estremamente commoventi.
Partendo dalla parte più a Nord-Est, troviamo Dieppe, famosa per la spiaggia fatta di sassi bucati. Scendendo, incontriamo Fécamp ed Étretat, famosa per la sua falesia a forma di elefante che si abbevera in mare.
Attraversando il Ponte di Normandia si arriva a Honfleur, città portuale caratteristica, dove sembra di trovarsi all’interno di un quadro impressionista.
Un po’ più a Sud si arriva a Rouen, città in cui venne bruciata Giovanna D’Arco, dove un monumento ne ricorda l’episodio.
Continuando a scendere, si arriva a Giverny, che ospita la casa di Monet, famoso pittore
impressionista, da visitare soprattutto per i suoi immensi e rigogliosi
giardini. Passeggiando per la zona dei giardini giapponesi, in particolare, si
può visitare il laghetto con le ninfee, dipinto nel suo quadro più famoso.
Spostandosi verso Occidente, si passa da Caen e, un po’ più a Sud, da Falaise, considerata la “Stalingrado di Normandia”,
in quanto liberata solo ad agosto, dopo tre mesi di assedio.
Per vivere appieno l’atmosfera dello sbarco, però, bisogna raggiungere i suoi luoghi, là dove è avvenuto: le spiagge.
In particolare, Omaha Beach è la più rappresentativa.
Le sue colline ospitano uno dei cimiteri militari americani, forse il più suggestivo, con 9.387 croci bianche tutte uguali, disposte a perdita d’occhio.
Le Point du Hoc è invece il punto in cui sbarcarono i rangers, arrampicandosi sulla falesia sotto al fuoco tedesco. Un’enorme distesa verde mostra ancora i grandi solchi lasciati dalle bombe che esplosero, mentre la batteria tedesca è ancora visitabile anche al suo interno.
Sainte–Mère–Église, dove si lanciarono i paracadutisti, nota per il fatto che uno di loro si impigliò col paracadute tra le guglie del campanile della chiesa e, fingendosi morto, si salvò, anche se divenne sordo per il suono delle campane.
Di fronte alla chiesa, un museo ricorda l’intero avvenimento.
Luogo di interesse è anche il Pegasus Bridge, dove dei militari planarono con degli alianti la notte prima del D-Day, liberando il ponte dai tedeschi. Appena al di là, si trova ancora la prima casa liberata, ora un bar, gestito tutt’ora da colei che fu la prima persona liberata in Francia: una allora bambina di 4 anni.
Infine, per concludere il tour della Normandia, non può
mancare Mont Saint Michel, Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Un’abbazia costruita su di un isolotto, soggetto
due volte al giorno alle maree, caratteristica questa che lo rende un luogo
ricco di fascino e di mistero.
Cosa ricorderai del tuo viaggio in Normandia:
– le case a graticcio
– le immense distese di verde
– le mucche (sono ovunque)
– le crepes e le baguettes
– il meteo variabile
– il senso di sonno e di pace
A chi è adatto questo viaggio:
– a chi ama la natura
– a chi ama gli Impressionisti
– a chi ama la storia
– a chi ama le vacanze itineranti e guidare anche per molti chilometri.
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